Caro energia, Draghi: "Semplificare autorizzazioni per l'installazione delle rinnovabili"

Per contenere i rincari causati dalla guerra in corso tra Russia e Ucraina, il governo ha deciso di impiegare circa 16 miliardi per l'azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e per le imprese e l'abbassamento dell'Iva al 5% per le utenze del gas. A dirlo è stato il presidente Mario Draghi ieri, 9 marzo, nel corso di un question time alla Camera.

Il premier si è soffermato poi sulle alternative energetiche per ridurre la dipendenza italiana dal gas russo nel breve e nel lungo periodo, in particolare investendo nelle rinnovabili: "La transizione ecologica richiede - per quanto riguarda le rinnovabili - semplificazioni e anche investimenti nella ricerca. La ricerca sta producendo innovazioni in un momento di emergenza, come abbiamo visto nel caso della pandemia, con un ritmo e con tempi considerati fino a poco tempo fa inimmaginabili. Quindi dobbiamo osservare attentamente quello che succede nel mondo ed essere partecipi il più possibile di questi processi di ricerca". Draghi ha ricordato gli incentivi messi in campo. "Abbiamo messo in campo - ha detto il premier - significativi incentivi per realizzare la sostituzione di impianti di produzione di energia termica alimentati da fonti fossili con impianti alimentati da fonti rinnovabili, comprese le pompe di calore, in alcuni casi anche accoppiati da impianti fotovoltaici".

Ma per ottenere un massimo impiego delle fonti rinnovabili, il premier ha chiesto anche la collaborazione delle regioni per sospendere alcune norme che limitano di fatto la creazione di impianti rinnovabili. "Sulle rinnovabili è fondamentale realizzare le infrastrutture, sono parte fondamentale del futuro dell’Italia e occorre la collaborazione di tutti, soprattutto del territorio, delle Regioni", anche prendendo in considerazione la possibilità di "sospendere certe norme in un periodo di guerra", ha detto il premier Mario Draghi.

In ultimo il premier, sulla questione del caro energia ha spiegato che il governo è a lavoro per sbloccare diverse decine di gigawatt di eolico off-shore, grazie alle più recenti misure di semplificazione delle autorizzazioni. Anche l'aumento della produzione e del ricorso al biometano è stato oggetto di recenti interventi, con l'obiettivo di raggiungere le 200 mila tonnellate nel 2023 e un incremento di 50 mila tonnellate annue nel successivo triennio.

 

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